29 MAGGIO "SOLIDARIETA' NAZIONALE"


I nuovi assetti del capitalismo globale hanno prodotto una crisi del sistema produttivo europeo che comincia a farsi sentire in maniera pesante! Delocalizzazioni, chiusure, licenziamenti sono ormai all’ordine del giorno nell’intera Val di Susa, come pure in tutto il Piemonte, in Italia e in molte nazioni europee.



Le aziende smantellate difficilmente riapriranno! C’è un intero continente che si sta deindustrializzando e subisce quasi in silenzio gli effetti devastanti di decenni di mondialismo e globalizzazione economica. Il risultato è uguale ovunque: pochi si arricchiscono a livelli inuditi mentre moltissimi perdono il posto di lavoro, con poche speranze di trovarne uno nuovo o con davanti una prospettiva fatta di precarizzazione e lavori occasionali, sottopagati e senza futuro. E non sono solo i giovani a subire tutto ciò, come vorrebbe farci credere il sistema: il fenomeno colpisce sempre di più persone sui 40 anni e oltre, persone che si trovano improvvisamente tagliate fuori dal mondo del lavoro, rese inutili da un sistema che ha nel Profitto la sua unica ragion d’essere, condannando intere popolazioni ad un futuro di stenti e miseria.



E’ tempo di reagire, iniziando con il prendere coscienza che ci si trova in una situazione del tutto nuova e diversa dalle crisi affrontate in passato! Siamo in presenza di una crisi STRUTTURALE, ossia PERMANENTE, i cui effetti negativi si faranno sentire per decenni sui nostri territori!



Per difendere il sistema produttivo valsusino, piemontese, italiano ed europeo e per recuperare i milioni di posti di lavoro perduti non servono le buone intenzioni così come non serve rincorrere la competitività a tutti i costi con nazioni come la Cina, una corsa che sarebbe solo utile ai capitalisti globali, che imporrebbero in tal modo condizioni sempre peggiori ai lavoratori e ai cittadini di tutta Europa.



Per contrastare tale quadro serve una diversa soluzione, ma bisogna invertire la rotta!



L’iniziativa deve partire da noi stessi, smettendo di credere agli inganni del sistema capitalista e delle logiche del libero mercato, superarando la mentalità consumistica che ha inaridito il nostro modo di vivere, cominciando a rifiutare il deleterio modello di sviluppo mondialista che ci vuole non Cittadini di una Nazione, con Diritti e dignità, ma meri ‘consumatori’ in balia delle scelte dei Padroni del Mondo!



Solo così si potrà ripartire con VERE politiche di rilancio del territorio, fermando le speculazioni finanziarie che ci impoveriscono, bloccando l’afflusso indiscriminato di merci dall’oriente imponendo dazi pesantissimi, ritornando ad un’economia di produzione tramite la RILOCALIZZAZIONE sul territorio nazionali degli impianti produttivi grossi e piccoli, dando lavoro a tutti i cittadini italiani.

IL CAPITALISMO STA SEPPELLENDO L'EUROPA E UNA FETTA CRESCENTE DI SUOI CITTADINI!

UNA RESISTENZA NAZIONALE E ANTI-CAPITALISTA È LA VIA DA SEGUIRE!

E’ TEMPO DI RIAPPROPRIARCI DEL NOSTRO FUTURO!